Diventare accompagnatore di bici, un'idea accarezzata da tempo..
Poi il Corso a Moggio Udinese i giorni scorsi.
4 giornate pregne di bici, sole e pioggia, fango, sudore, botte e timori; su tutto la natura ed i mezzi catenati.
Giovedì i dubbi l'hanno fatta da padrone, i compagni con bici "da urlo", l'ambiente nuovo, tutto da scoprire; i maestri, gli esercizi, bosco fangoso e rampe.
La prima notte passata quasi in bianco, e venerdì subito salita, sul "Troi dal Mestri", e poi discese a rompicollo nei prati e tra gli alberi, mai affrontati.
I primi lividi, tortuoso finale scendendo al greto del torrente .. non c'è tempo .. è già un sabato brumoso di pioggia. Via! nel bosco viscido ad affrontare le salite, su erte impervie. Sotto l'acqua mi salva l'esperienza nel vestirmi, la gamba, il calore dei ragazzi che mi sostengono accesi, ed un nastro d'asfalto gradito che ci riporta alla sede.
Poi la prova di manutenzione (cambio camere d'aria dall'età di otto anni!) e l'orale, al posto di uno scritto annullato (grazie L.!!), e mi rilasso nella cena conviviale a base di birra e frico.
La notte prima dell'esame di domenica però mi porta un'inaspettata agitazione, svanita solo con le pedalate mattutine sul campo d'esame. Ormai si va, i timori sono pochi ormai.
E' finita, ottengo anche l'encomio dei maestri Gianni e Michele e l'applauso degli altri.
Alla consegna dei diplomi solo un dubbio per i pochi punti raccolti nella teoria e che non mi hanno consentito di essere Accompagnatore al massimo grado, comunque un'altra sfida affrontata e vinta! Sono CicloGuida brevettato! Non piangevo da tanto .. stavolta, l'ammetto, l'ho fatto.
